Venezia, giovedì 17 settembre 2020
Nasce MARVE – Marine Archaelogy Research Venice
Venezia e la sua laguna possono ora contare su un motore di ricerca, concreta e in loco, in grado di affrontare i suoi mille misteri e di restituirle pagine di storia fin qui rimaste in ombra, dando sostanza all’aura di leggenda che ne ha tuttavia consentito la trasmissione nel corso dei secoli. In queste settimane si è infatti costituita “Marve”, (Marine Archaeology Research Venice), associazione priva di finalità di lucro, mirata invece a finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociali, attraverso l’esercizio, in via esclusiva o principale, delle seguenti attività di interesse generale, indicate alle lettere f), h) e i) del Codice del terzo settore:
- interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;
- ricerca scientifica di particolare interesse sociale;
- organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura.
Mission
L’Associazione inoltre persegue le seguenti finalità:
- conservare, conoscere e divulgare l’immenso patrimonio culturale della città di Venezia e della Laguna veneta;
- conoscere gli eventi storici che hanno segnato particolari momenti della vita di Venezia;
- promuovere la ricerca scientifica in ambito storico e archeologico nonché l’innovazione tecnologica nelle metodologie di ricerca;
- coinvolgere i giovani nelle attività di ricerca.
Chi siamo
I soci fondatori che si sono prodigati per la nascita di questa associazione sono:
- Roberto Padoan, presidente, inventore, sommozzatore team-builder e motivatore di MARVE, nato a Venezia il 10 luglio 1959 e ivi residente; Inventore, Esperto sommozzatore OTS, Comandante First class Master yacht. Ideatore e coordinatore del progetto AURORA, la ricerca della Terza Colonna dal 2014 e coordinatore dei progetti NON NOBIS DOMINE, l’isola di San Giorgio in Alga, e METAMAUCO, la ricerca della città sommersa e del porto antico romano.
- Danilo Riponti, vicepresidente, avvocato, nato a Venezia il 3 novembre 1960 e residente a San Pietro di Feletto (TV), Avvocato patrocinante innanzi le Giurisdizioni Superiori, Cultore di Criminologia presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trieste, Direttore di Medievalia, collana di studi medievistici presso l’Editore Antilia di Treviso, Membro del Comitato Scientifico di Scrinium, fiduciaria dell’Archivio Segreto Vaticano, Membro dell’Osservatorio per il Paesaggio delle Colline dell’Altamarca, Patrimonio UNESCO e Commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
- Antonio Iop, segretario, giornalista, inviato, caporedattore, nato a Venezia il 26 ottobre 1951 e residente a Roma, docente di master in comunicazione e giornalismo, scrittore, autore di testi teatrali e di programmi radiofonici per Radio Rai, organizzatore di eventi culturali di livello nazionale
- Barbara Chiozzotto, geologo, nata a Venezia il 29 gennaio 1952 e residente a Noale (VE), esperta nella applicazione della geofisica di superficie ad indagini non invasive finalizzate prevalentemente alla determinazione delle caratteristiche del sottosuolo, al controllo di opere/manufatti (es. per verificarne lo stato ed individuare eventuali parti degradate), al controllo di siti inquinati o potenzialmente inquinati, alla ricerca di resti o manufatti sepolti.
- Francesco Coralli, responsabile informatico di scavo, archeologo, consulente informatico, nato a Venezia il 21 agosto 1967 e ivi residente, laureato in lettere con indirizzo Archeologico e Storia dell’arte Medioevale, ha partecipato e curato alcune campagne di scavo nel territorio italiano e in alcune isole di Venezia.
- Franca Zannoni, collaboratrice e coordinatrice dei progetti, nata a Sernaglia della Battaglia (TV) il 15 agosto 1963 e residente a Pieve di Soligo (TV)
- Giuliana Deli, docente e ricercatrice, nata a Rieti l‘8 febbraio 1949 e ivi residente, laureata in Filosofia e abilitata in Lettere ex docente ricercatrice storica, membro dell’Istituto Storico per il Risorgimento- sezione di Rieti, dell’Istituto Storico Domenico Petrini, dell’Istituto Storico Massimo Rinaldi, dell’Istituto Storico per la Sabina.
- Margaret Spencer Matz, architetto, nata il 9 dicembre 1960 e residente a New York (USA), President – Milestone Architecture PLLC American Institute of Architecture (AIA,) Construction Specification Institute (CSI,) Leadership in Energy and Environmental Design Accredited Professional (LEED AP,) Women Business Enterprise (WBE), President – The Cooper Union Alumni Association (CUAA) – 2019-2021, Design Project Manager – The City of New York Department of Design and Construction (NYC DDC), Former Academic Chair – Construction Specification Institute (CSI) Metro NY Chapter – 2015-2018, Former Adjunct Professor of Architecture and Interior Design – Pratt Institute, New York Institute of Technology (NYIT,) New York School of Interior Design (NYSID), Former Instructor of Architecture – Saturday Program of The Cooper Union.
Progetti in corso.
L’Associazione MARVE sta promuovendo tre progetti, tutti di significativa rilevanza per la conoscenza di alcune pagine di storia che non sono state fino ad ora studiate in modo esaustivo. La ricaduta sul territorio Veneziano sarebbe notevole anche perché gli argomenti dei progetti sono intriganti e susciterebbero un certo interesse fra i veneziani e non solo.
Tutti e tre infatti aprono spiragli che vanno ben oltre l’interesse locale.
- Progetto AURORA, ideato diversi anni fa e improntato sulla ricerca della Terza colonna di San Marco, che alcsune fonti storiche indicano sia finita in acqua durante le operazioni di sbarco sul molo a San Marco. Per la sua ricerca si prevede di applicare, in terra e in acqua, un metodo di indagine geofisica non invasivo e innovativo. L’importanza di questo progetto va ben oltre l’eventuale ritrovamento del manufatto, apre in realtà lo sguardo su un periodo storico molto importante per la storia della Serenissima che vede anche la presenza dei Templari a Venezia e nel Veneto.
- Progetto NON NOBIS DOMINE, riguarda l’isola di San Giorgio in Alga. Con esso si tratta di ricostruire prima di tutto la storia dell’isola che ha visto una presenza benedettina fin dall’anno 1000. Quasi certamente al tempo della prima crociata fu un punto di approdo per i cavalieri Templari. Un momento importante per la storia dell’isola e non solo, fu la presenza della Congregazione dei Canonici regolari di S.Giorgio in Alga , che hanno rappresentato la più alta Spiritualità veneziana, formando , pur nel numero esiguo di confratelli, Presuli di importanza fondamentale, Papi e Santi di Santa Romana Chiesa, tra cui S.Lorenzo Giustiniani , primo Patriarca di Venezia.
- Progetto METAMAUCO, antica città forse di origine romana distrutta e sommersa agli inzi del XII secolo a causa di un maremoto o di un evento meteomarino violentissimo. La città rappresentò uno dei primi insediamenti stabili del territorio della laguna, fu sede vescovile e sede dell’autorità politica. Le rovine di Metamauco non sono mai state trovate, né si sa se la città si trovasse in mare al largo della odierna Malamocco, o su un’isola della laguna, o ancora lungo lo stesso lido, all’epoca meno esteso
I progetti proposti potrebbero fungere da volano o un interesse per risvegliare l’interesse per la nostra città, fortemente colpita dalla “acqua granda” di fine ottobre 2019 e ulteriormente penalizzata dalle restrizioni imposte dall’emergenza COVID-19. “Aurora”, “Non Nobis Domine” e “Metamauco” potrebbero inoltre suscitare nuovo interesse per la storia di Venezia e curiosità per le sue leggende e misteri, e potrebbero integrarsi con altre attività ed eventi previsti per celebrare i 1600 anni della sua fondazione.
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Come lavoriamo
- Eseguiamo ricerche in ambito archeologico e storico Archeologia e storia: per leggere ed interpretare il passato.
- Applichiamo metodi di indagine geofisica di superficie per conoscere il presente, cercare testimonianze del passato e prospettare interventi di salvaguardia per il futuro.
- Utilizziamo il sistema brevettato ACLA, inventato da Roberto Padoan, per rendere limpida come quella di un acquario l’acqua in un’area sommersa caratterizzata da pochissima visibilità, consentendo così l’esecuzione di riprese fotografiche ed operatività subacquea altrimenti impossibili in un ambiente con visibilità quasi nulla, come quello lagunare.